lunedì 5 settembre 2011

Ducati: abbiamo capito il problema...


Un motivo tecnico c'era....doveva esserci...per forza....

Era impossibile credere che la realtà avesse superato la più terribile delle fantasie...
troppo brutto credere che la leggendaria accoppiata "moto italiana-pilota italiano" fosse, per davvero, il buco nell'acqua visto sin qui, in questa prima parte di motomondiale.

Davvero troppo brutto da credere, anche per i fans più inossidabili: Valentino Rossi, 9 volte campione del mondo, in sella alla leggendaria Ducati, continuava a girare a 1 secondo e mezzo, quando va bene, dai migliori piloti della MotoGP.

Lui, che sembrava in graziella, rispetto all'austrialiano cangurotto volante...lui che si mangiava il fegato guardando a ripetizione vecchie videocassette dei suoi antichi duelli con i vari Biaggi, i vari Gibernau, credendo di aver smarrito per sempre l'ampia, nonchè impareggiata, mobilità del polso destro...sopravvivendo agli istinti suicidi soltanto grazie alle musicassette di Guido Meda e Loris Reggiani.

Sembrava un incubo senza fine, un incubo alimentato continuamente dalla schiera di denigratori del Dottore, popolazione in eclatante boom demografico, coloro i quali gettano ingiustificabile fango sulla mitologia "Made in Pesaro"....

...si rassegnino lor signori....attraverso un comunicato non privo di dettagli tecnici, la casa di Borgo Panigale ha appena reso noto di aver trovato la causa tecnica cui sono dovuti i risultati deludenti visti fin qui...



Valentino si lamentava a ragione: "Ecchècasso...la non gira 'sta moto qua, la non mi è agile in curva, orcoboia, la non mi tiene tiene la corda, il motore è belle-che spompo"...

...molteplici i test eseguiti in Ducati per capire il problema...ecco alcune delle ipotesi vagliate fin qui, durante la stagione:

- telaio poco performante
- scelte di gomme sbagliate
- poco grasso alla catena
- uso smodato di carene sverniciabili
- benzina con troppo piombo
- pressioni dallo sponsor Brembo per vorrebbe dimostrare che la moto è correttamente frenata
- filo del gas corto
- Vale non era a Misano con gli altri, era sullo Stelvio...e girato verso la salita

Dopo lungo pensare, invece, ecco trovata la ragione ultima dei cali di potenza del Desmo-destriero.......ecco qua la soluzione agognata....è stato trovato un gancio basculante, scovato dai tecnici bolognesi sul posteriore del motomezzo bicilindrizzato...un gancio di derivazione navale, usato per sollevare navi di peso enorme, comprese le petroliere russe....alla Ducati non riescono a sganciarlo...sembra impossibile da credere ma è questo il guaio tecnico che "sembra" spiegare il più grave caso di "assenza dalle competizioni" che il motociclismo mondiale abbia mai dovuto affrontare.

Le immagini fornite dalla Dorna evidenziano, all'atto pratico e in maniera inequivocabile, la funzione del gancio suddetto, ripreso Domenica durante le "concitate" fasi di gara del Dottore.

Valentino ha poi dichiarato, raggiante: "Se riesco a sganciarlo, vi bastono tutti, di nuovo!"

vi piace vincere facile!?!?
Forza Vale...sempre...anche da fermo!




martedì 30 agosto 2011

Moschea Blu, Istanbul

Istanbul è una città fantastica per innumerevoli motivi. Tra questi spiccano senza alcun dubbio le sue moschee. Esempi altissimi dell'abilità architettonica ottomana, in città se ne contano decine e decine, di dimensioni e aspetto assai vario. Questi luoghi di culto sono stati commissionati perlopiù nel periodo d'oro dell'impero ottomano, quando i sultani che abitavano il sontuoso Palazzo Topkapi, potevano sborsare ingenti quantità di denaro per mostrare il loro prestigio.

A pieno diritto la Moschea Blu domina su tutte per posizione e bellezza, trovandosi in posizione invidiabile a fianco dell'ippodromo di Sultanhamet, proprio di fronte a alla Basilica di Santa Sofia. Costruita oltre 4 secoli fa, esprime un'armonia ed un'eleganza difficile da ritrovare in altri edifici antichi.

Moschea Blu

La Turchia è stata il primo paese a maggioranza musulmana che abbia visitato, la prima occasione dunque per assaporare l'atmosfera speciale che si respira all'interno di una moschea.

In questi luoghi di culto, soprattutto in quelle di grandi dimensioni, sembra di stare in una grande piazza al coperto, con persone che si scambiano saluti, bimbi che giocano correndo, altri che pregano, chi dorme appoggiato a una colonna, chi legge il Corano e gruppi di turisti che ammirano gli ampi spazi interni con facce stupite...si cammina senza scarpe, su una moquette morbida che accoglie il visitatore facendolo sentire comodo, quasi come a casa....

Moschea Blu

...un'atmosfera innegabilmente diversa dalle nostre chiese che appaiono spesso più buie e silenziose, dove la gente si muove più rigida e composta, dove si prega e ci si raccoglie in sè stessi...per le relazioni interpersonali vince ancora la strada o la piazza. Si scopre invece che la moschea è un'ambiente ampiamente vissuto dai cittadini di Istanbul, ancor di più durante i giorni del Ramadan ("Ramazan" in Turchia), quando il quartiere di Sultanhamet pullula di vita.

Il quartiere storico di Istanbul durante i giorni del Ramadan è vestito a festa e si anima fortemente dopo il tramonto quando, al termine della preghiera, si interrompe il digiuno delle rumorose famiglie sistemate nei giardini fuori dalla moschea. Ai banchetti seguono spettacoli di danze e musiche popolari.

Moschea Blu

Guarda la raccolta su Flickr: Moschea Blu, Istanbul


martedì 26 aprile 2011

Video: FONTISTERNI

L'idea di girare un videoclip a Fontisterni è nata per caso girovagando con la macchina fotografica, tra campi, sentieri, fossi e cavalli.

La casa dove vivono i nonni, Podere Masseto, è per me un rifugio dalla vita di tutti i giorni: un angolo di campagna strappato alla frenesia caotica, all'urbanizzazione e alla velocità dei tempi.

Qui trionfano i suoni e i tempi della natura, i ritmi lenti, qui lo scorrere del tempo diventa quasi tangibile. E' un angolo di mondo dove il tempo viaggia lento, tanto lento che a tratti sembra essersi fermato. Un posto dove gli anziani della mia famiglia, adesso, si riposano dopo una vita di sacrifici e duro lavoro nei campi.

Un tributo insomma a questi ettari lavorati, terra dura e sassosa, e un omaggio ai suoi veri protagonisti, gente degli anni '20, ruvida e disincantata. Gente che ha visto cose incredibili, tante belle quante brutte...e che inizia a perdere la forza di raccontarle.



martedì 29 marzo 2011

POUTPOURRI MENSILE: rivista fotografica online



Giorni fa mi sono imbattuto in questa interessante rivista online, che si occupa del mondo della fotografia, di arte e di cultura in generale:

"Potpourri è un progetto editoriale innovativo basato sulla comunicazione per immagini, alle quali si associano brevi letture di approfondimento. Dedicato a tutti coloro che s’interessano all'arte e alla cultura in generale e alla fotografia in particolare"

Si presenta in una veste grafica molto accattivante e di facile consultazione (ci sono versioni html, flash e pdf).

Qui trovate le edizioni passate, consultabili gratuitamente online, alle quali si affianca una versione cartacea più estesa, in abbonamento.

La rivista è piuttosto aperta verso i contributi dei lettori...potreste anche presentare qualche vostro progetto: http://www.potpourrimensile.com/it/mensile-online.html !!