Tra i pochi vantaggi che si hanno a lavorare fino a tarda notte vi è indubbiamente quello di poter assistere allo spettacolo dell'alba. Uno spettacolo prezioso come tutte le cose rare, che su di me ha sempre avuto un fascino particolare. Le cose che conosci, i posti che vedi da una vita, vengono toccati da una luce diversa, delicata, e pensi poi che in fondo sei privilegiato a poter vedere cose simili, invece che startene a dormire. Forse.
L'11 Novembre è stata un'alba emozionante. La Valdisieve e il basso Valdarno erano completamente ricoperti di nebbia, fittissima.
Il perfetto ritratto della classica giornata uggiosa e umida che Novembre sa regalare. La nebbia è comunque una condizione climatica stimolante per fotografare: in più c'era la possibilità che, salendo in quota, il cielo fosse completamente sereno, caso non raro, specialmente nelle valli strette come Mugello e Valdisieve.
Arrendersi al sonno: no, meglio provarci. Salgo in casa a prendere la macchina fotografica e via di nuovo, tra lo stupore dei familiari.
Cinque minuti di macchina, salendo verso Nipozzano e Diacceto, la nebbia ha iniziato a dissolversi, lasciando intravedere lo spettacolo di un cielo terso, un'alba pulita, asciutta, con una visibilità estesissima. Il Sole ancora nascosto dietro il Monte Secchieta. La luce bassa, delicata, ancora fioca del primo mattino, che rende anche i paesaggi più noti e conosciuti uno spettacolo nuovo, unico e a tratti irripetibile. Difficile scattare senza treppiede, tempi lentissimi anche alzando la sensibilità del sensore.
Poi pian piano la luce aumenta, dopo quaranta minuti di spostamenti, la luce inizia ad essere quella giusta, sono quasi le 07:30, il sonno ormai è svanito. Iniziano a venir fuori i colori dell'autunno, sempre più decisi.
Dalla zona di Diacceto si vedono distintamente le cime pistoiesi dell'Abetone e accanto il Cimone ancora più lontano, imbiancate dalla prima neve della stagione.
E poi giù, guardando verso il Valdarno, tutto sommerso da una lama di nebbia che a mezz'aria divide tutto, lasciando gli abitati di Rignano e Incisa completamente sommersi. La fattoria di Altomena resta sopra la nebbia per poche decine di metri, sembra un isolotto nel mezzo di un mare bianco da accecare.
Due ore e più di scatti, in estasi contemplativa per quello che la natura ha da offrire. Sono oltre le 9:00. Ora sì che il sonno può avere la meglio.